Il credito IVA rappresenta una risorsa certamente interessante per le aziende, permettendo loro di compensare debiti fiscali senza esborsi immediati di liquidità. Questa compensazione può avvenire in due modalità: “orizzontale” e “verticale”. La compensazione orizzontale permette di utilizzare il credito IVA per pagare altri tributi, mentre quella verticale si riferisce a compensazioni tra crediti e debiti della stessa natura, ovvero IVA con IVA.
Per quanto riguarda le soglie di utilizzo, fino a 5.000 euro, la compensazione del credito IVA è libera e non richiede ulteriori adempimenti. Tuttavia, per importi superiori, è obbligatorio ottenere il visto di conformità sulla dichiarazione fiscale. Inoltre, la legge impone un limite massimo di due milioni di euro per la compensazione dei crediti IVA.
Il credito IVA annuale deriva dalla dichiarazione dei redditi che tutte le partite IVA devono presentare. La dichiarazione deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate telematicamente entro la scadenza che annualmente viene indicata dall’Agenzia delle Entrate (per il 2024 è stata fissata al 30 aprile). Se dalla dichiarazione emerge un credito, le aziende possono recuperarlo attraverso:
- Compensazione orizzontale, a condizione di rispettare determinate condizioni
- Compensazione verticale
- Rimborso
Modalità di Compensazione del Credito IVA Annuale
Il credito IVA annuale, identificato con il codice tributo 6099, può essere utilizzato tramite il modello F24 dal primo giorno del periodo successivo a quello a cui si riferisce la dichiarazione. Per importi fino a 5.000 euro, il credito può essere utilizzato liberamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Per importi superiori, è necessario il visto di conformità, come previsto dall’art. 10, comma 7, del D.L. n. 78/09, a partire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione, in base a quanto stabilito dall’art. 3, D.L. n. 50/17.
Un’eccezione è prevista per le start-up innovative, che possono beneficiare di un limite elevato fino a 50.000 euro senza necessità di visto di conformità. Inoltre, le aziende che hanno ottenuto un punteggio ISA superiore a 8 possono anch’esse compensare crediti IVA fino a un importo maggiore senza visto di conformità.
Il visto di conformità certifica che i controlli previsti dall’articolo 2 del D.M. n. 164/1999 sono stati effettuati. Questo visto può essere apposto solo da professionisti abilitati con copertura assicurativa adeguata e iscritti in specifici elenchi presso la Direzione Regionale delle Entrate.
È importante ricordare che i crediti IVA residui dei trimestri precedenti e dell’anno precedente possono essere utilizzati in compensazione fino alla presentazione della nuova dichiarazione IVA, in cui vengono rigenerati.
La Pianificazione Fiscale nella Compensazione del Credito IVA
La gestione strategica del credito IVA è fondamentale per ottimizzare le risorse finanziarie di un’azienda. Le liquidazioni IVA periodiche devono essere presentate trimestralmente e certificano il credito o il debito IVA maturato nel periodo. In caso di errori o omissioni, è possibile procedere a modifiche tramite il quadro VH della dichiarazione IVA.
Per una corretta gestione delle compensazioni, è essenziale monitorare costantemente le operazioni effettuate, utilizzare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate e assicurarsi di rispettare i limiti di compensazione senza visto di conformità. La pianificazione fiscale, inclusa la gestione dei crediti IVA, può offrire alle aziende una maggiore liquidità e competitività, permettendo di destinare risorse finanziarie ad investimenti strategici.
Obbligo del Visto di Conformità nel credito IVA
Il visto di conformità, noto anche come “visto leggero”, è una certificazione rilasciata da un professionista abilitato che attesta la conformità dei dati contenuti nelle dichiarazioni fiscali rispetto alle scritture contabili e agli altri documenti giustificativi. Questo visto è richiesto per alcune tipologie di dichiarazioni, tra cui quelle dei redditi e dell’IVA.
Il principale scopo del visto di conformità è aumentare la sicurezza e l’affidabilità delle dichiarazioni fiscali presentate dai contribuenti. Questo strumento riduce il rischio di errori o dichiarazioni mendaci e può essere utilizzato per accedere a determinati benefici fiscali, come la compensazione dei crediti IVA; in questo caso viene anche denominato visto di conformità IVA ad indicare la specifica funzione di controllo effettuata dal professionista incaricato.
Il visto di conformità può essere rilasciato solo da professionisti abilitati, quali dottori commercialisti, esperti contabili e revisori legali. Questi professionisti devono essere iscritti in un apposito albo professionale, presentare una comunicazione alla Direzione regionale competente in base al proprio domicilio fiscale e rispettare specifiche regole deontologiche e formative.
Per ottenere il visto di conformità, il contribuente deve rivolgersi a un professionista abilitato. Il professionista, in virtù della tipologia di visto richiesto, effettua un’attenta analisi della documentazione contabile e fiscale del contribuente e rilascia il visto attestando la conformità delle dichiarazioni alle normative vigenti.
Il visto di conformità è obbligatorio per la compensazione dei crediti IVA superiori a 5.000 euro. Questo adempimento è previsto dall’art. 10, comma 7, del D.L. n. 78/09 e dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione, in base a quanto stabilito dall’art. 3, D.L. n. 50/17. Eccezioni sono previste per le start-up innovative, che possono beneficiare di un limite elevato fino a 50.000 euro senza necessità di visto di conformità, e per le aziende che hanno ottenuto un punteggio ISA superiore a 8.
Il visto di conformità certifica che i controlli indicati dall’articolo 2 del D.M. n. 164/1999 sono stati effettuati. Questo visto può essere apposto solo da soggetti abilitati con copertura assicurativa adeguata e iscritti in specifici elenchi presso la Direzione Regionale delle Entrate. L’accuratezza e l’affidabilità delle dichiarazioni fiscali sono quindi garantite da un controllo rigoroso e da un’analisi approfondita dei dati contabili e fiscali del contribuente.