Cosa sono e quali sono le figure professionali che ci lavorano
Questi non sono solo numeri ma sono cifre che vengono smosse ogni anno dalle Cooperative sociali, in poche parole degli enti del Terzo Settore (ovvero tutte quelle organizzazioni di volontariato, associazioni e cooperative sociali, enti filantropici etc…) tra i più diffusi sul territorio nazionale.
In questo articolo grazie all’esperienza di Adriacoop Cooperativa Sociale di Rimini andremo nello specifico a vedere cosa sono le Cooperative Sociali, il loro scopo e chi lavora in queste associazioni! Speriamo che questo articolo possa esserti di aiuto e ti auguriamo una buona lettura!
Cooperative Sociali: che cosa sono
Le Cooperative Sociali rientrano nelle tipologie di Imprese Sociali che come descritto nell’ Articolo 1 Legge 381/91 hanno lo scopo di perseguire gli interessi della comunità all’integrazione sociale dei cittadini e dalla promozione umana mediante la gestione dei servizi socio sanitari ed educativi (tipologia A) sempre attraverso lo svolgimento di attività utili e finalizzate all’inserimento lavorativo dei soggetti più svantaggiati (tipologia B) o attraverso entrambe le tipologie!
Possiamo dunque capire che si tratta di enti sociali che esistono per dare sostegno e soddisfare le necessità dei bisogni collettivi!
Per poter essere riconosciute le cooperative sociali devono avere l’iscrizione al RUNT, ovvero il Registro Unico Nazione del Terzo settore, che unisce i registri e gli albi presenti attualmente. Il RUNT è un registro pubblico quindi accessibile da chiunque in modalità telematica e gestito sulla base delle regioni e provincia in totale autonomia!
Come abbiamo anticipato durante la definizione di una Cooperativa Sociale abbiamo intravisto che esistono due diverse tipologie che gestiscono delle situazioni differenti, scopriamole insieme!
Cooperative Sociali: A & B quali sono le differenze
> Tipologia A:
Le tipologie A sono circa il 60% delle Cooperative in tutta l’Italia.
Queste ultime hanno un ruolo sempre più importante in quanto gestiscono i servizi sociali, ad esempio le case-famiglia, centri antiviolenza, centri di accoglienza e tantissimo alto.
Sempre nella tipologia A possiamo trovare le Cooperative Sociali che si occupano di tutti i servizi sanitari e i servizi educativi della regione di competenza.
> Tipologia B:
Le Cooperative sociali di tipologia B invece si occupano dell’inserimento organico lavorativo di tutte quelle persone svantaggiate.
Per definizione una persona “svantaggiata” è un soggetto con invalidità sensoriale, fisica e psichica, ex tossicodipendenti, minori con difficoltà familiare, alcolisti e i condannati che devono svolgere detenzione.
Le cooperative sociali di tipologia B in base al campo di azione sono in grado di fornire una formazione completa e professionale per aiutare questi individui per poter essere integrati perfettamente nell’ambito lavorativo.
Con la recente riforma abbiamo un ampliamento dei settori in cui le Cooperative sociali possono cercare per inserire questi soggetti svantaggiati, ricordiamo che le aziende che adoperano all’interno dei settori inseriti all’interno del registro devono avere almeno il 30% di soggetti svantaggiati nel proprio organico.
Ma vediamo insieme in nuovi settori a cui si può fare riferimento:
- l’housing sociale,
- il turismo sociale,
- la ricerca e l’erogazione di servizi culturali,
- l’agricoltura sociale,
- il microcredito,
- il commercio equo e solidale,
- la cooperazione allo sviluppo.
Cooperative Sociali e il personale: chi sono i professionisti?
Le figure professionali che possono lavorare all’interno di queste organizzazioni sono molte e anche varie, nel senso che da un punto di vista lavorativo le figure professionali più ricercate sono:
- educatori professionali
- assistenti sociali
- operatori sociosanitari
- esperti in comunicazione
- logopedisti
- fisioterapisti
- impiegati
- responsabili amministrativi
- figure di coordinamento
- OSS